Bagni di casa Mia. Part I.
Calce rasata, mani buone.
Non è una finitura alla portata di tutti i “pittori”. Serve una mano delicata, pazienza nel miscelare a mano la quantità giusta di pigmento nel grassello di calce e una buona cera di finitura.
Fino a una quindicina di anni fa andava di gran moda, con colori accesi e a volte dorati, nei salotti delle case belle con il nome di “marmorino”.
Noi l’abbiamo scelta come finitura dei bagni, al piano terra di un colore in tono con il grigio del pavimento, al primo piano in una tonalità greige (grigio + beige) per accostarsi con grazia ai colori caldi del legno e degli infissi grigi.
La calce rasata ha il giusto grado di sobrietà e compostezza, al tatto è liscia, quasi vellutata, e richiede la stessa manutenzione di qualsiasi altro materiale. E’ luminosa ma non lucida e l’artigiano che l’ha applicata ha operato con pazienza e passione.
All’interno delle docce abbiamo fatto stendere una resina bianca opaca in abbinamento a piatti in mineral solid, anch’essi bianchi opachi e installati a filo pavimento per dare un particolare effetto scatolare.
I box doccia Megius con anta scorrevole chiudono il volume in modo elegante e con grande qualità, che si percepisce dal vivo nello spessore dei vetri temperati, nei binari di scorrimento e nei dettagli tecnici.
La rubinetteria delle docce è in acciaio satinato e l’azienda – laboratorio che la produce è Linki, che per i più esigenti produce senza farsi pregare pezzi speciali a misura.
E visto che io ho fama di essere un tipo vagamente esigente, presto a questo proposito la rubinetteria dei lavabi dei bagni.
Ora restano da completare i mobili dei lavabi, che ho disegnato io e che spero mi diano grandi soddisfazioni. Mobili per i quali Simona di Bagnidalmondo mi ha dedicato un post proprio QUI.
Grazie Simona!
- February 18, 2015
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