EuroCucina 2014.
Trovo che arredare la cucina sia una questione sopravvalutata, soprattutto dal punto di vista estetico.
Non sono mai riuscita ad apprezzare a pieno la qualità di un truciolare o di un laminato, la presenza dei pensili e l’utilità dello scolapiatti.
La nostra intenzione era quella di costruire un grande bancone in cemento, stesso materiale con cui verranno realizzati pavimento e panca del camino per poi attrezzare “il sotto” con scaffali e cassettoni, ante scorrevoli a coprire forno e lavastoviglie. Niente pensili, che io ci sbatto la testa da una vita, e niente scolapiatti, che tanto ci metto solo le moke da caffè.
Il frigorifero ha il suo alloggiamento nello spessore del sottoscala, così come la dispensa che verrà arredata con semplicissimi scaffali in legno non trattato.
Ora come ora il budget per la struttura in cemento non c’è e non possiamo certo dire di aver ricevuto le dovute rassicurazioni in merito alla praticità della superficie, che non intendiamo certo usare con parsimonia.
Noi quattro cuciniamo tutti insieme e impastiamo il pane, facciamo la pizza, prepariamo pranzi e cene per tante persone e soprattutto sperimentiamo. Poi ci sarà mia suocera che farà mozzarelle, provole e orecchiette e abbiamo bisogno di uno spazio dinamico e sereno dove rilassarci senza pensare troppo ai guai che potremmo combinare alle superfici.
Ma ho visitato EuroCucina per cercare di chiarirmi le idee alla ricerca di qualcuno che potesse aver interpretato questi nostri desideri tramutandoli in un prodotto.
Perché si continuano a desiderare cucine così simili a quelle già viste nelle case delle nostre famiglie di origine? Perché sentirsi dei pionieri nel sceglierla bianca e rossa, con o senza maniglie?
La risposta è tutta quanta dentro EuroCucina 2014: un grande mobilificio dentro padiglioni sterminati, stand ermetici con alti muri e ingressi labirintici, cuochi e commerciali alle prese con materiali e finiture e sempre la solita storia: stili differenti, target ben definiti (i compratori russi e mediorientali si troveranno tappeti pelosi, stucchi dorati, pareti di specchi barocchi e sale piene di ritratti di cani) e anche qui le cose interessanti sono ben poche.
Ma ho scovato un materiale: si tratta di Lapitec, un impasto ceramico con caratteristiche meccaniche pazzesche che va a formare una superficie sottile e resistentissima, adatta sia come rivestimento per pavimenti che per creare piani cucina (e ante, cassetti, lavelli…) con angoli smussati a meraviglia e una resistenza al calore provata da pentole incandescenti poggiate senza precauzioni. Non si graffia, non si scheggia e al tatto è davvero meraviglioso.
Il nostro piano cucina sarà con ogni probabilità Lapitec. Resta da scegliere il colore e farlo tagliare da un bravo marmista, ma ci vogliono budget e idee chiare e soprattutto una struttura come dico io su cui poggiarlo.
A proposito di struttura, il colpo di fulmine è scoccato per Meccanica di Valcucine.
Ecco cosa intendevo dicendo che gli arredi da cucina sono secondo me una questione sopravvalutata. Perché dovrei usare del truciolare quando basta una struttura formata da un telaio metallico che tengo insieme con poche viti? Perché partire dalla spazzolatura delle ante quando ci posso pensarle poi, con calma? Perché scegliere la cucina in base all’estetica invece che alle funzioni?
E perché nascondere la struttura? In casa nostra la fa da padrona, in cucina vale lo stesso principio.
Un giorno ho detto a un amante del bricolage che la mia cucina dovrà essere molto simile al suo banco di lavoro in garage.
Ecco Meccanica. Struttura essenziale, materiali indistruttibili e 100% riciclabili con tutta la versatilità di uno scaffale che si può montare, smontare, attrezzare con cassetti, ante e ripiani a seconda delle nuove e continue esigenze lasciando carta bianca alla propria creatività progettuale.
E se vuoi te la puoi montare da solo, risparmiando soldi e godendoti la fatica di costruirti la cucina con le tue stesse mani.
L’unica cosa che manca a Meccanica? Il canale attrezzato delle classiche Valcucine. Io voglio il canale attrezzato, ormai me lo sogno la notte.
Tornando ai materiali io la butto lì e vediamo se ne esce qualcosa di buono. Si tratta di Wood-Skyn, un materiale con cui costruire un po’ quello che si desidera, forse. Dico forse perché sul sito ci sono solo “cose” e non strutture. Io voglio materiali che siano anche strutturali, vediamo se i ragazzi di Wood-Skyn rispondono alla chiamata.
- April 23, 2014
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- Cose Belle, Cucina, Rivestimenti
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