Euroluce. Lampade Luce DNA.
Dovevo ascoltare il mio istinto e dirigermi subito lì, prima che il Fuorisalone mi consumasse le energie e mi facesse cambiare prospettiva spostando l’attenzione su questioni emotive.
Dovevo andare a Euroluce, subito. E memorizzare ogni singolo pezzo quando ancora ero lucida.
Aziende. Nomi. Prezzi.
Ho visto proposte interessanti, cose belle e nuove.
Ho visto aziende solide presentare nuove linee di prodotto, qualcuno osare e altri no.
Ho visto tanti nomi nuovi, designer (a me) sconosciuti. Finalmente.
Ho visto aziende giovani con prodotti nuovi, dallo stile aggressivo e ricercato.
Partiamo da quelli aggressivi, così mi sento rappresentata.
Il pesce gigante con alghe in sottile foglio di legno della spagnola LZF Lamps.
Forse l’oggetto più fotografato ad Euroluce, di certo divertente, inquietante e folle.
Ripassando la lezione dei grandi maestri del design ci ricorda che tutto è possibile e che ci si può ancora divertire.
Aggressivi minimal-metal. Si può dire?
Chi non ha avuto il proprio periodo metal… il mio non è mai finito per davvero (certamente sono ancora più metal che shabbi-chic).
Metal Lux si presenta con una cascata di palle di vetro trasparente appese a cavi d’acciaio, illuminate dall’alto.
Un progetto per nulla avveniristico ma di grande effetto che sintetizza il know-how dell’azienda.
Continuano con un paio di pezzi senza compromessi in metallo verniciato e tecnologia a Led di grande carattere, capaci di cambiare la percezione di ambienti classici e monotoni, di arredare senza appesantire grandi spazi pubblici, adatti ad essere usati singolarmente o in gruppo.
Impossible e Clovy, due pezzi vincenti.
Non staranno bene in tutte le case, ma forse nella mia si.
Andiamo a quelli minimalisti, perché io sono minimalista. Sono una che nel dubbio toglie.
Vibia. Sempre perfetti loro, mai un cavo di troppo, una linea fuori posto, una lampadina bruciata.
Me ne sono innamorata su Pinterest e dal vivo sono anche meglio.
Anche questi spagnoli sanno il fatto loro, osano e sono disposti ad esagerare sempre, che si tratti di decorazione o di assenza totale di decorazione.
Minimalisti anche i miei vicini di casa Karboxx, che non hanno molto da invidiare a Vibia, studiano i propri pezzi a partire da archetipi ed effetti luminosi, declinando nel prodotto sobrietà e concretezza tipiche del territorio in cui nasce l’azienda, non a caso molte delle loro lampade sarebbero perfette in casa mia. Per l’occasione Mirage e Pipes, nelle foto.
Il vetro continua a farla da padrone a Euroluce, soprattutto quando si parla di Vetro di Murano.
Il migliore è Abate Zanetti che riesce a mettere insieme tecnologia, design, tecnica e materiali.
Non rinnega niente, ma adegua i propri pezzi al gusto attuale senza soccombere alla moda.
Il concetto di design (industriale) si fonde con l’arte del vetro artistico per dar vita a opere imponenti come Caena, ma anche a piccoli adorabili oggetti come Pantegana.
E grazie per il naming.
La mia lampada preferita, che metterei davvero ovunque è Bott.
Alcune aziende hanno puntato sulla tradizione e innovato.
Questo è possibile solo quando si sa veramente fare qualcosa, quando quel know-how fa parte del DNA di chi lavora, pensa, investe.
E’ una carta vincente che va giocata senza compromessi.
- May 11, 2015
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