Pareti che profumano di legno.
E’ nato tutto così. Volevo una casa con un odore forte, rustico, rassicurante.
Ricordo quello della cucina economica a legna della mia nonna più anziana: c’era sempre una pentola di brodo che bolliva lenta. Quando entravo a casa sua sapevo di trovare odore di cibo familiare e mele cotte nel forno.
L’odore di cibo mi fa pensare al piacere di stare con la mia famiglia, con gli amici, mi fa pensare a pranzi di Natale, cene improvvisate, mi solletica l’appetito e non è quasi mai sgradevole.
Nella casa della nonna materna il lunedì sapevo di trovare odore di patate e la felicità era sempre tanta perché preparavamo insieme gli gnocchi e per noi bambini era un evento.
Salendo le scale del palazzo in cui vivevamo a Trieste c’era sempre odore di goulash, peperoni e cibi speziati che le famiglie croate del secondo piano cucinavano in abbondanza. Mi ha sempre strappato un sorriso e ora ci penso con un po’ di nostalgia.
Ora le case “sanno di pulito”, di detergenti e profumatori per ambienti. Sanno di vernici inodore, di detersivi per il bucato e quasi mai di pane, di torte e di fiori. Non sanno mai di terra.
Qualcuna ora che piove saprà un po’ di cane, e io ne so qualcosa.
La mia casa avrà un odore vero.
Saprà di legno per farmi sentire in una tana, al sicuro, a contatto con un elemento naturale che da sempre protegge l’uomo.
Perché ora più che mai ho bisogno di un rifugio che mi dia sicurezza e protezione.
Saprà di cibo, perché noi ci facciamo il pane, le torte e tanti risotti con la zucca.
Nella mia casa, montata nell’inverno 2013 cercando di evitare le giornate di pioggia nonostante fossero la maggior parte, il legno si è bagnato e macchiato.
Appena montata la putrella che regge il solaio infatti, nonostante fosse stato tutto coperto con spessi teli, una violenta perturbazione ha fatto bagnare il legno e la putrella ha rilasciato dell’ossido con disastrosi risultati.
C’è stato bisogno dell’abile intervento di falegnami e carpentieri per ripristinarlo, e il risultato è stato eccellente.
La vena del legno si è inzuppata e con grande pazienza e l’antiruggine giusto le macchie sono sparite.
Altri lavaggi sono stati necessari laddove le macchie erano solo di acqua piovana.
E’ stato necessario togliere il calcare depositato, far asciugare tutto per bene e poi levigare il legno in modo tale da portarlo al colore originario.
Ora le pareti e il soffitto presentano macchie chiare, il legno si ossiderà con la luce naturale delle prossime settimane per poi raggiungere la stessa tonalità delle zone più scure.
E poi hanno sistemato la scala… Io questi falegnami li porterò nel cuore.
Pazienza, esperienza e passione per il proprio lavoro e il risultato è che le due pareti che reggono la scala, che sono a tutti gli effetti elementi portanti dell’abitazione da terra al tetto, si vanno a incastrare con il pacchetto del solaio e l’incastro è a vista.
A vista… con tutte le irregolarità della sezione del legno, oltre che con il telo impermeabile e traspirante posto sotto all’alleggerito.
Insomma prima era così.
E ora salendo le scale si vede solo questo.
Grazie a Patrizio e Ioan che l’hanno montata.
E a Patrizio e Francesco che se ne sono presi cura con operazioni sia di manutenzione e di ebanisteria.
- November 05, 2014
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