Si dice magone.
Da giorni covo una tensione che mi distrae dai mille pensieri positivi. Un alone che in nessun momento della giornata si dissolve.
Sabato Monti ha rassegnato le sue dimissioni e l’Italia ha nuovamente perso credibilità agli occhi del mondo.
Adesso tocca di nuovo a Bersani e Berlusconi, lo spread sale, la borsa di Milano perde punti, i quotidiani europei ridono di noi. E noi siamo tutti consapevoli, quale che sia la parte politica, che la possibilità di cambiare le cose è svanita.
E io ho il magone perché Noi quattro stiamo per costruire una casa che costerà un bel po’ di soldi, che peserà sulla gestione economica della famiglia.
Lo facciamo con fiducia nel futuro, pensando che il lavoro andrà di bene in meglio, che la vita ci offrirà buone occasioni che sapremo di certo sfruttare.
Non si costruisce una casa con il dubbio che le cose possano solo andare peggio e con la certezza che chi è al governo ci sta fregando.
Il problema è che siamo brave persone, non abbiamo una strategia di uscita né un conto offshore. E per questo siamo vulnerabili e impotenti.
Oggi la Borsa di Milano ha recuperato qualcosa sul disastro di ieri, magari domani io recupero il mio ottimismo e cerco fornitori per gli infissi, magari seri, belli, italiani, certificati e prestanti.
E rigorosamente in legno, che questa è una casa in legno.
- December 12, 2012
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- Berlusconi, Bersani, Secondo Me, Serramenti
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